Guida saggia e despota paranoico


Un'amica mi ha regalato le carte dei tarocchi.
La loro simbologia mi affascina. Il mazzo che ho è disegnato da Aleister Crowley, un "mago" del Novecento ambiguo. I disegni sono pieni di simboli e ogni carta è principalmente guidata da un colore.

Ho letto le carte a mia sorella e poi ho pescato la carta del mio giorno:
L'Imperatore, il quarto arcano maggiore dei tarocchi.

L'imperatore è anche la carta che mi rappresenta nella vita. Se fate la somma del giorno, del mese e dell'anno di nascita, il risulto corrisponde al numero del vostro arcano maggiore.
5 + 1+ 1+ 9+ 8+ 7 =  31  - 3 + 1 = 4

L'imperatore simboleggia la volontà creatrice e dominatrice.
E' il potere terreno, l'intelligenza rivolta al controllo della materia.

Nella carta disegnata da Crowley, l'uomo rappresentato è una persona statuaria: i tratti del viso sono netti, la mascella squadrata, la barba aguzza, il naso lungo e dritto; il corpo è possente, muscoloso e insieme regale come i suoi vestiti rossi e oro.
In lui c'è forza e fermezza, niente di esterno lo può smuovere. Le mani non permetteranno a nessuno di privarlo dello scettro né del globo.

Le linee della carta evidenziano anche la presa di coscienza dell'uomo di tutti i lati del mondo: lo sguardo è rivolto alla sua destra, ma la gamba destra e lo scettro sono volti  a sinistra, mentre il busto e il suo mondo sono lo stesso centro a cui far riferimento.

Sembra riuscire a destreggiarsi senza difficoltà fra i due ariete - quello in ombra alla sua destra, e quello illuminato della sinistra. Se le sue caratteristiche rimangono così equilibrate, l'imperatore sarà una guida saggia, autorevole e autoritaria per il suo popolo e per se stessa.
Se invece si rompe l'equilibrio, un ariete prendo il sopravvento, l'imperatore si trasforma in tiranno, in autorità senza autorevolezza. Il despota diventa schiavo del potere, incapace di guidare sé stesso come il suo popolo. Finirà per bloccare la crescita di tutti, la capacità di amare e di fidarsi. Tutto sarà paranoia e sarà pure impossibile lottarvi contro. 



Commenti

  1. Mi piace molto questa tua analisi senza sintesi, questa lettura senza spiegazione, questa storia senza morale. Dissento solo dal finale. Chi ti dice che il disequilibrio non possa generare novità e moto, che non possa prodursi libertà nella lotta?

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    1. Forse perché non ci vedo una lotta, ma solo una sottomissione priva di speranza

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