Promessa di primavera




e terra sei ancora in istinto

le viscere accarezza la mano serrata
stanza come selva d'aprile
pelle priva dell'assoluzione del cielo

come to me and hold me tight
con un filo di voce mugugna l'albero
con un fondo di vento chiede il fiore incolto

solo posso sporgere le penne fuori
dalla finestra e allungare
i metri fino

la nuova nata che guaisce
all'arrivo e consola la città svuotata
e piena come un’aiuola di desideri

Commenti

  1. Della vita
    sapevamo solo la noia
    eravamo i pensosi rematori
    senza viaggio
    sul bronzo di una moneta di Tiro.

    Porto, di Luciano Erba, da Linea K .

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